Filippo Falzi nasce a Ravenna nel 2000. Il suo carattere timido e riservato lo spinge fin da piccolo alla lettura, hobby al quale si appassiona e che lo porta a conquistare il titolo di “Lettore di fuoco” già alle scuole elementari. Nei primi anni dell’adolescenza abbandona la lettura in favore dei videogiochi, con l’iscrizione all’Istituto Tecnico Industriale reintegra i libri tra i suoi passatempi. Dopo le superiori, decide di abbandonare l’ambito scientifico e si iscrive alla facoltà di lettere di Urbino, tuttavia è costretto a ritornare a Ravenna, dopo poche settimane a causa del lockdown del Coronavirus. Durante il periodo di quarantena prosegue gli studi da casa, ma sviluppa anche una forte ansia sociale che lo costringe a rinunciare alla facoltà di Urbino. Ancora interessato aglileggi tutto
Filippo Falzi nasce a Ravenna nel 2000. Il suo carattere timido e riservato lo spinge fin da piccolo alla lettura, hobby al quale si appassiona e che lo porta a conquistare il titolo di “Lettore di fuoco” già alle scuole elementari. Nei primi anni dell’adolescenza abbandona la lettura in favore dei videogiochi, con l’iscrizione all’Istituto Tecnico Industriale reintegra i libri tra i suoi passatempi. Dopo le superiori, decide di abbandonare l’ambito scientifico e si iscrive alla facoltà di lettere di Urbino, tuttavia è costretto a ritornare a Ravenna, dopo poche settimane a causa del lockdown del Coronavirus. Durante il periodo di quarantena prosegue gli studi da casa, ma sviluppa anche una forte ansia sociale che lo costringe a rinunciare alla facoltà di Urbino. Ancora interessato agli studi si trasferisce alla facoltà di storia di Bologna, che continua a frequentare da casa. Una volta terminata la quarantena, il periodo di clausura e l’ansia non gli permettono di riprendere uno stile di vita normale, quindi è costretto ad abbandonare gli studi e inizia un periodo di terapia che lo aiuta a uscire nuovamente di casa. Infine, dopo anni trascorsi a scrivere racconti per svago, decide di revisionarne alcuni e di pubblicarli per intrattenere i ragazzi.
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