In questa raccolta di poesie scritte a partire dai venti anni, l’autrice parla della quasi totale mancanza di valori e sentimenti nella realtà odierna. Accusa la stessa società di escludere gli individui ricchi d’amore a vantaggio dei soliti furbi “avventurieri”, dei disimpegnati che non vogliono storie serie o che non sanno quello che vogliono. La poetessa stessa si sente così “analfabeta sentimentale”, perché incapace di instaurare profonde e durature relazioni con l'altro sesso, si rispecchia in questa pochezza di sentimenti e diventa complementare alla società, sviluppando una tristezza esistenziale che le impedisce di avere rapporti armoniosi anche con gli altri, nelle amicizie e nei vari ambienti di lavoro che si trova ad affrontare. L’ispirazione è derivata principalmente dai poeti crepuscolari, Baudelaire, Tagore, Montale, Leopardi, Alda Merini.
Sono orogogliosa di mia sorella. Spero che venda questo libro perche' ricorda la nostra adolescenza...