Ero chiusa nel bagno di casa, stavo scappando da qualcosa. Una cosa che mi accompagna da tutta la vita. Mi continuavo a chiedere quando tutto questo sarebbe finito. Avevo solo 15 anni e non conoscevo ancora il senso di rassegnazione, non conoscevo nemmeno che purtroppo ad alcune situazioni non c’è una soluzione o un rimedio, esistono e basta, e devi, volente o nolente, imparare a conviverci. Infatti quando mia madre si è ammalata non l’ho presa come una sconfitta, ho sempre avuto la strana forza e consapevolezza che qualcosa avrei fatto, in qualche modo avrei risolto tutto magicamente. Anche quando i miei in seguito ad una serie di sfortunati eventi si sono separati ho sempre pensato in qualche modo farò, non è la fine del mondo! Ma le malattie silenziose, quelle che non si vedono ad occhio attento, ti rubano giorno dopo giorno un po’ di quella forza che avevi, ti mettono faccia a faccia con la realtà, e mi sono ritrovata a chiedermi e adesso? Ed è stato in quel momento che è nato “Lo spirito di sopravvivenza”.