“Prima che sia tardi — Tempus fugit” è un piccolo modesto monito per i giovani, per invitarli a credere in se stessi. Incoraggiarli a viaggiare, conoscere mondi e culture diverse e lasciarsene affascinare. Mettersi in caccia e seguire il proprio sentiero ammirando la notte e le stelle che non sempre si presentano sotto solite spoglie. Amare l’arte, unica e sola cosa che sopravviverà all'uomo e ne celebrerà pregi e difetti; come un pazzo pittore di girasoli da tutti postumo amato. E ancora lasciarsi conquistare dalla forza del mare che bagna una, cento, mille terre, anche la mia, arrivando ad ispirare Odisseo a non far ritorno alla sua o ammirare un poeta guerriero argentino andato a morir per la causa d'altrui. Perché? Perché dopo vengon dolori e bestemmie di sabati amari e non vi sarà più tempo per cavalcate astrali. Il tempo ci stringerà nel suo ticchettio e quindi buttatevi: dipingete, leggete, ululate alla luna, guardate la natura con occhi di bimbo, scrivete di viaggi e d’amor d’avventura, commuovetevi dinnanzi ad un’alba, per un ricordo d’infanzia, indignatevi per qualsiasi sopruso subito da un debole... e poi godete ogni istante ma soprattutto scappate a sud di dovunque… prima che sia tardi.